320.06.70.037 [email protected]
Seleziona una pagina

Installazione e Configurazione di BIND DNS su pfSense

da | Giu 30, 2018 | pfSense, Bind DNS, FreeBSD, pfsense | 0 commenti

BIND (Berkeley Internet Name Domain, in precedenza Berkeley Internet Name Daemon) è il server DNS più usato su Internet, specialmente sui sistemi Unix e derivati, sui quali è lo standard di fatto. BIND è stato creato da Paul Vixie nel 1988 mentre lavorava per DEC, e oggi viene mantenuto dall’Internet Software Consortium (ISC).
Come Sendmail, FTP e altri sistemi risalenti al periodo più permissivo di Internet, BIND si è rivelato fonte di diversi problemi di sicurezza, che sono stati tra i motivi che hanno portato alla sua completa riscrittura. La nuova versione (BIND9) ha un’architettura completamente rivista, ed è compatibile con le evoluzioni del protocollo DNS, oltre a incorporare nuove funzionalità come estensioni per la sicurezza (DNSSEC, TSIG), compatibilità con IPv6 e supporto per i sistemi multiprocessore.

PRE- REQUISITI

pfSense Installato e collegato alla rete internet

Questo tutorial è stato redatto utilizzando:

pfSense 2.4.3-RELEASE-p1 (amd64)
FreeBSD 11.1-RELEASE-p10
BIND Dns 9.12

INSTALLAZIONE DI BIND

La prima cosa da fare è installare il pacchetto Bind.

Per fare questo andare nel menu System -> Package Manager quindi selezionare Bind e cliccare su Install

L’installazione durerà qualche secondo e se tutto è andato a buon fine dovremmo vedere il BIND sotto gli Installed Packages

Dovreste vedere una schermata come quella sovrastante

CONFIGURAZIONE DI BIND

Prima di procedere alla configurazione del BIND Server bisogna disattivare i seguenti servizi

DNS Forwarder
DNS Resolver

Andare quindi nel menù a tendina sotto Services e selezionare DNS Forwarder

Togliamo la spunta a Enable DNS forwarder e cliccare su Save

Ritornare nel menù a tendina Services e selezionare DNS Resolver

Togliamo la spunta a Enable DNS resolver e cliccare su Save

Ritornare quindi al menù Services e cliccare su BIND DNS Server

Come si può notare dall’immagine sovrastante la prima cosa che ci viene chiesta prima di abilitare il BIND è quella di disattivare il DNS Forwarder e Resolver.

Visto che abbiamo già eseguito questo step attivare il BIND spuntando Enable BIND DNS server.

Selzionare l’interfaccia sulla quale attivare il DNS (di solito la risoluzione DNS interna va attivata sull’interfaccia di LAN)

Nella sezione Logging Options abilitare i logs quindi selezionare l’opzione di Default se si vuole avere il log di tutto altrimenti selezionare l’opzione desiderata.

Per quanto riguarda le altre opzioni abilitare solo il forwarding cosi da poter risolvere tutto ciò che non è censito nelle zone interne con dei DNS pubblici.
Io per comodità ho impostato i DNS di Google

NOTA BENE: separare i DNS con un ; e inserire il ; anche alla fine dei DNS come mostrato nell’immagine sovrastante

A questo punto cliccare su Save per salvare la configurazione

Tornare in alto nella pagina di configurazione e cliccare sul link Views quindi cliccare sul pulsante Add

NOTA BENE: ho saltato la sezione ACLs perchè è una sezione che permette di fare configurazioni avanzate bloccando la risoluzione DNS solo a determinati IP o subnet.

Dare un nome alla Vista e una descrizione.

Settare la Recursion a Yes

NOTA BENE: Una query ricorsiva si verifica quando il tuo server DNS viene interrogato per un dominio di cui attualmente non sa nulla, nel qual caso proverà a risolvere l’host dato eseguendo ulteriori query (ad es. Iniziando dai root server e risolvendo, o semplicemente passare la richiesta a un altro server DNS).

Impostare su match-clients e su allow-recursion any come mostrato in figura sovrastante.

Cliccare su Save per salvare le modifiche.

Tornare in alto nella pagina di configurazione e cliccare sul link Views quindi cliccare sul pulsante Add

Inserire il nome della zona interna e la descrizione

Come Zone Type impostare Master

Nel campo View selezionare InsideView creato in precedenza

Abilitare l’opzione DNSSEC

Impostare il nome del server quindi l’IP (di solito si assegna l’IP interno del firewall pfsense)

lasciare quindi tutto invariato nella sezione Master Zone Configuration

Passare alla sezione Zone Domain records quindi inseriamo tutti i record che vogliamo risolvere dalla nostra zona interna definita in precedenza

Inserire nome e IP

Andare al fondo della pagina verificare il file di configurazione quindi cliccare su Save per salvare le impostazioni

A questo punto la configurazione del server BIND è terminata

Solo a titolo informativo volevo segnalare che la sezione Sync serve solo ed esclusivamente a replicare zone Master e Slave tra di loro quindi non è questo il caso di configurarla.

Andiamo nel menù Status -> Services

Riavviamo il servizio named cliccando sul tasto a forma di freccia circolare

Per verificare che il servizio DNS sia in ascolto sulla porta 53 aprire un sessione SSH su pfsense

quindi lanciare il comando netstat -n

Dovremmo vedere una riga come mostrato nell’immagine sovrastante con l’IP interno del nostro pfsense e la porta 53 in ascolto e il *.* che indica che è in ascolto su tutti gli IP.

Raffaele Chiatto

Scritto da Raffaele Chiatto

Sono Raffaele Chiatto, un appassionato di informatica a 360°…
Mi sono avvicinato al mondo dell’informatica nel lontano 1996 con Windows 95 e da allora non ho più smesso di dedicarmi allo studio ed approfondimento di questo settore.
Laureato in Ingegneria Informatica nel 2009, lavoro nel campo dell’IT dal lontano 2001.

Link – Friends

Infrastrutture IT

English School

Act for Change

Graphic and Web solution

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »