Installazione e Configurazione Base di NetBox Community Edition su Ubuntu Server 24.04

da | Dic 15, 2025

 

 

Nel panorama della gestione delle infrastrutture IT, NetBox è diventato uno degli strumenti open source più apprezzati per documentare e automatizzare reti e data center.

Nato inizialmente all’interno di DigitalOcean, oggi il progetto è mantenuto dalla community e offre una piattaforma completa per gestire asset, IP address, cablaggi, dispositivi e automazioni in un’unica interfaccia web.

In questa guida vedremo passo dopo passo come installare e configurare la versione Community Edition di NetBox (v4.4.4) su Ubuntu Server 24.04 LTS, utilizzando lo stack classico composto da PostgreSQL, Redis, Gunicorn e Nginx.

L’obiettivo è arrivare a un’installazione stabile, pronta per essere utilizzata in laboratorio o come base per ambienti di produzione.

PREREQUISITI

Ubuntu Server 24.04 LTS a 64 bit (tutte le edizioni supportate)

Accesso con un utente con privilegi sudo

Connessione a Internet per scaricare pacchetti e dipendenze

AGGIORNAMENTO DEL SERVER UBUNTU

Aggiornare il sistema e installa strumenti utili con i seguenti comandi:

Opzionale ma caldamente consigliato su VM piccole (<2GB RAM): creare uno swap da 4GB per evitare OOM quando pip compila le deps pesanti.

 

INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI POSTGRESQL

NetBox usa PostgreSQL come DB.

Installarlo con il comando:

Creare un DB, utente e password dedicati (sostituire SPASSWORD con qualcosa di serio):

NOTA BENE: Appuntarsi il nome del DB (netbox), l’utente (netbox) e la password (PASSWORD) perchè tra poco andranno inserite nel file configuration.py.

INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE DI REDIS

NetBox usa Redis per cache e code in background.

Installare Redis con il comando:

Controllare che giri tutto correttamante con il seguente comando:

Se è tutto OK dovremmo visualizzare il seguente output:

ATTENZIONE: Da fare per ambienti di Produzione: di default Redis su Ubuntu 24.04 ascolta su 127.0.0.1:6379 senza password.

Se il server è esposto verso reti non fidate, impostare una password con il comando:

Quindi riavviare Redis con il comando:

Annotare REDISPASSWORD perchè andrà inseritio in configuration.py come REDIS_PASSWORD.

 

CREAZIONE DI UN UTENTE DI SERVIZIO

Useremo /opt/netbox e creeremo un utente di sistema netbox come suggerito nelle guide ufficiali.

Creare utente/gruppo di sistema senza shell di login con il comando:

 

DOWNLOAD DI NETBOX 4.4.4

Scaricare NetBox 4.4.4 all’interno di /opt/netbox-4.4.4 e creare symlink /opt/netbox con i seguenti comandi:

Impostare i permessi (importante per media/uploads):

 

INSTALLAZIONE DELLE DIPENDENZE DI SISTEMA E CREAZIONE DEL VIRTUALENV PYTHON

Secondo i requisiti ufficiali NetBox supporta Python 3.10–3.12 e richiede librerie di build, libpq-dev ecc.

Ubuntu 24.04 già ha Python 3.12. Procedere all’installazione con i seguenti comandI:

Creare e popolare il virtualenv con i comandi:

Questo installerà Django, Gunicorn e tutte le dipendenze pin-rate della release.

CONFIGURAZIONE DI NETBOX

Copiare il file di configurazione con i seguenti comandi:

 

GENERAZIONE DELLA SECRET_KEY

Per generare la Secret-Key eseguire il comando:

Dovremmo visualizzare un output simile al seguente:

Copiare il valore stampato perchè andrà inserito in SECRET_KEY dentro configuration.py.

MODIFICA DELLA CONFIGURAZIONE DEL FILE CONFIGURATION.PY

Editare il file configuration.py con il comando:

Impostare almeno i seguenti paramentri:

Salvare e chiudere il file di configurazione

 

MIGRAZIONE DEI DB, RACCOLTA DEI FILE STATICI E CREAZIONE DEL SUPERUSER

Ora creare le tabelle, raccogliere i file statici e creiamo l’utente admin.

Questi comandi vanno lanciati dentro l’ambiente virtuale.

Attivare Venv con il comando:

Entrare nella directory del manage.py con il comando:

Migrare il database con il comando:

Raccogliere i file statici in /opt/netbox/netbox/static con il comando:

Creare l’utente admin con il comando:

Rispondere a username/email/password inserendo i dati corretti

Se è andato tutto a buon fine dovremmo visualizzare il seguente output:

Disattivare Venv con il comando:

A questo punto NetBox è pronto a partire.

Adesso lo rendiamo un servizio con Gunicorn + systemd + Nginx.

CONFIGURAZIONE DEL SERVIZIO NETBOX CON GUNICORN

Creare il file /etc/systemd/system/netbox.service con il comando:

Inserire il seguente output:

NOTA: –bind 127.0.0.1:8001: Gunicorn ascolta solo in locale.

NOTA: Configura –workers in base a CPU/RAM.

Ricaricare systemd e avviare i servizi con i comandi:

Se è andato tutto a buon fine dovremmo visualizzare il seguente output:

 

CONFIGURAZIONE DI NGINX COME REVERSE PROXY

Nginx farà da frontend HTTP/HTTPS e servirà gli statici.

Installare Nginx con il comando:

Quindi creare il file /etc/nginx/sites-available/netbox con il comando:

Inserire il seguente contenuto base HTTP

Salvare e chiudere il file di configurazione.

NOTA BENE: è consigliabile configurare HTTPS con certbot in produzione

Abilitare il sito e controllare la sintassi con i seguenti comandi:

 

AVVIARE NETBOX DA INTERFACCIA WEB

Da un qualsiasi browser richiamare il link: http://<IP_del_server>/

Dovremmo visualizzare la schermata di Login di Netbox. Inserire le credenziali create in precedenza quindi cliccare Sign In

Sopra un immagine che mostra la Home Page di NetBox

A questo punto è possibile aggiungere i devices…

CONSIDERAZIONI FINALI SU NETBOX

Con la versione 4.4.4, NetBox conferma la sua posizione come piattaforma open source di riferimento per la documentazione e la gestione delle infrastrutture di rete e data center.

L’applicazione ha raggiunto un livello di maturità e stabilità notevole, mantenendo la flessibilità che da sempre la contraddistingue e introducendo nel tempo un ecosistema di plugin e API REST che la rendono ideale anche per ambienti di automazione complessi.

✅ Punti di forza (Pro)

Open Source e Community attiva: NetBox è completamente gratuito e supportato da una community solida e collaborativa. Gli aggiornamenti sono frequenti e ben documentati.

Architettura moderna: Basato su Django, PostgreSQL e Redis, garantisce ottime prestazioni e integrazione con stack Python e strumenti DevOps (Ansible, Nornir, Nautobot, ecc.).

API REST e GraphQL potenti: Tutte le funzioni disponibili via interfaccia web sono accessibili via API, favorendo l’automazione e l’integrazione con sistemi esterni.

Modularità e personalizzazione: Grazie al supporto ai plugin, è possibile estendere NetBox per adattarlo alle esigenze specifiche dell’organizzazione senza toccare il core del software.

Interfaccia chiara e ricca di funzionalità: Permette di documentare dispositivi, rack, interfacce, IP, VLAN, circuiti e molto altro, con relazioni incrociate precise e visualizzazioni coerenti.

Documentazione eccellente: Lato ufficiale e community, le guide sono ben curate e aiutano a mantenere l’ambiente aggiornato e sicuro.

⚠️ Punti deboli (Contro)

Curva di apprendimento iniziale: Per chi arriva da zero, la logica dei modelli (device, interfaces, tenants, ecc.) può risultare complessa. Serve un po’ di tempo per familiarizzare.

Installazione e upgrade non immediati: Pur ben documentati, i processi di setup e aggiornamento richiedono dimestichezza con ambienti Linux, Python e database. Non è un’app “click & run”.

Interfaccia amministrativa non dinamica come le moderne app SPA: Pur molto funzionale, l’UI resta server-rendered (Django template), meno fluida di front-end in React/Vue. Alcune operazioni massive potrebbero essere più interattive.

Assenza di funzioni di monitoraggio: NetBox è un CMDB/documentation tool — non effettua discovery o monitoring attivo. Serve integrarlo con strumenti come LibreNMS, Zabbix o Prometheus.

Gestione utenti e permessi avanzata richiede attenzione: L’RBAC è potente ma complesso da configurare in ambienti con molti gruppi e ruoli.

In sintesi

NetBox 4.4.4 rappresenta una soluzione matura, stabile e scalabile per la gestione centralizzata dell’infrastruttura IT.

È particolarmente indicato per:

  • ambienti enterprise o service provider che vogliono una CMDB affidabile,
  • team network che desiderano integrare documentazione e automazione,
  • laboratori di formazione e test di infrastruttura.

Non è però la scelta giusta se cerchi un sistema “plug-and-play” o un tool di monitoraggio in tempo reale: NetBox eccelle nella documentazione strutturata, non nella raccolta automatica dei dati.

Conclusione

Installare NetBox su Ubuntu 24.04 è un ottimo punto di partenza per chi desidera costruire un inventario IT completo, estensibile e integrabile con pipeline di automazione.

Con un po’ di pratica, diventa uno strumento indispensabile per avere ordine, visibilità e controllo sulla propria rete.

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Sono Raffaele Chiatto, un appassionato di informatica a 360 gradi. Tutto è iniziato nel 1996, quando ho scoperto il mondo dell'informatica grazie a Windows 95, e da quel momento non ho più smesso di esplorare e imparare. Ogni giorno mi dedico con curiosità e passione a scoprire le nuove frontiere di questo settore in continua evoluzione.

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