Implementazione di un Ambiente di Stress Test mediante Apache JMeter e Dashboard Web Based

da | Dic 10, 2025

 

 

Nel mondo dello sviluppo software e dei sistemi distribuiti, garantire prestazioni elevate e stabilità sotto carichi intensi è una sfida sempre più cruciale.

Prima che un’applicazione venga rilasciata in produzione è fondamentale comprendere come reagisce in condizioni di stress: quanti utenti simultanei può gestire? Qual è il tempo di risposta medio? Quali sono i colli di bottiglia che potrebbero compromettere l’esperienza dell’utente finale?

In questo articolo vedremo come implementare un ambiente di stress test utilizzando Apache JMeter uno degli strumenti open source più diffusi per il performance testing affiancato da una dashboard web-based per la visualizzazione in tempo reale dei risultati.

Attraverso questa integrazione sarà possibile non solo simulare carichi realistici su servizi e applicazioni, ma anche monitorare metriche chiave come throughput, tempi di risposta e tassi di errore in modo intuitivo e centralizzato.

Nell’esempio sotto riportato andremo ad eseguire uno stresstest dati host/IP, PORTA ed eventuale CONTEXT ROOT

INSTALLAZIONE DI JAVA

Procedere con l’installazione di Java con il comando:

INSTALLAZIONE DI NGINX

Installare Nginx con i seguenti comandi:

 

INSTALLAZIONE DI APACHE JMETER

Prima di procedere al download di Apache JMeter verificare l’ultima versione stabile disponibile al seguente link:

https://jmeter.apache.org/download_jmeter.cgi

ATTENZIONE: durante la stesura del seguente articolo l’ultima versione stabile disponibile è la 5.6.3

Scaricare Apache Jmeter con il comando:

Posizionarsi nella cartella /opt con il comando:

Scompattare il .tar con il comando:

Spostare tutto nella cartella /opt con il comando:

Configurare il path con il comando:

Posizionarsi nella cartella /opt/jmeter/ con il comando:

Creare il file test.jmx inserendo il contenuto elencato di seguito:

 

CREAZIONE DELLO SCRIPT PER L’ESECUZIONE DEL TEST

Con questo script bisogna passare come argomenti il numero di Threads e di Loop da eseguire.

Ad esempio passando 50 Thread e 20 Loop significa 50×20=1000

Procediamo alla creazione dello script run_jmeter.sh e incolliamo all’interno il seguente output:

Assegnare i permessi di esecuzione dello script quindi eseguirlo con i comandi:

E’ possibile configurare un test per passare un ciclo di Threads.

Nell’ esempio sotto riportato viene eseguito un test progressivo per 100, 200, 500, 1000, 2000, 3000, 4000 e 5000 connessioni

Creare lo script run_progressive_stress.sh ed incollare l’output seguente:

Assegnare i permessi di esecuzione dello script quindi eseguirlo con i comandi:

Andando sul link indicato si accede all’indice dei test effettuati da cui è possibile visualizzare il risultato

CONSIDERAZIONI FINALI

⚙️ Pro di Apache JMeter

 

✅ 1. Open Source e gratuito

Completamente gratuito e supportato da una grande community.

Costantemente aggiornato con plugin e integrazioni.

✅ 2. Facile da configurare e utilizzare

Interfaccia grafica intuitiva per creare test plan senza dover scrivere codice complesso.

Supporta anche modalità headless per esecuzioni automatizzate.

✅ 3. Supporto multi-protocollo

Non solo HTTP/S: supporta anche FTP, JDBC, SOAP, REST, JMS, LDAP, TCP, e altri protocolli.

Può essere usato per testare API, web app, servizi backend e persino sistemi legacy.

✅ 4. Alta scalabilità

Permette di distribuire i test su più macchine (Distributed Testing), simulando migliaia di utenti contemporanei.

✅ 5. Ampie possibilità di reportistica

Genera grafici, report HTML e metriche dettagliate (tempo di risposta, throughput, errori, ecc.).

Può essere integrato con Grafana, InfluxDB, Prometheus e altre dashboard per il monitoraggio in tempo reale.

✅ 6. Automatizzabile

Può essere integrato facilmente in pipeline CI/CD (Jenkins, GitLab CI, Azure DevOps, ecc.).

Supporta l’esecuzione tramite script e comandi CLI.

✅ 7. Grande comunità e risorse

Ampia documentazione, tutorial, plugin e forum attivi.

Molti template e best practice disponibili online.

⚠️ Contro di Apache JMeter

 

❌ 1. Uso intensivo di risorse

L’interfaccia GUI e i test di grandi dimensioni possono consumare molta memoria e CPU.

Spesso è necessario distribuire i test su più nodi per mantenere prestazioni accettabili.

❌ 2. Interfaccia datata

L’interfaccia utente è funzionale ma poco moderna e talvolta poco intuitiva per utenti alle prime armi.

❌ 3. Limitazioni nei test reali su browser

Non simula il comportamento di un browser reale (niente rendering, JavaScript, cache, ecc.).

Per test end-to-end reali è meglio affiancarlo ad altri strumenti (es. Selenium o Playwright).

❌ 4. Gestione complessa per scenari avanzati

Test complessi o dinamici (autenticazioni, token, variabili di sessione) richiedono conoscenze tecniche approfondite.

❌ 5. Analisi dati non sempre immediata

I report integrati sono utili ma limitati; per analisi approfondite serve esportare i dati in strumenti esterni.

❌ 6. Scalabilità manuale

La configurazione del Distributed Mode può risultare macchinosa, specialmente in ambienti cloud o containerizzati.

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Sono Raffaele Chiatto, un appassionato di informatica a 360 gradi. Tutto è iniziato nel 1996, quando ho scoperto il mondo dell'informatica grazie a Windows 95, e da quel momento non ho più smesso di esplorare e imparare. Ogni giorno mi dedico con curiosità e passione a scoprire le nuove frontiere di questo settore in continua evoluzione.

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