Installazione e Configurazione del Tool Microsoft iSCSI Initiator 2.08 su Windows 2003 Server

da | Gen 22, 2014

Il protocollo SCSI (Small Computer System Interface) è stato concepito per collegare unità di memorizzazione interne ed esterne tramite un cavo parallelo. iSCSI è un’evoluzione dello standard SCSI che coniuga l’efficienza dei comandi SCSI con la flessibilità del protocollo TCP/IP che consente di usare le reti ethernet per spedire le informazioni su connessioni in rame allontanando fisicamente il server e la batteria di dischi.

È importante comprendere come iSCSI a differenza di altri protocolli di rete come ad esempio FTP, non opera a livello di file ma di volume; i volumi target di iSCSI sono mappati come dischi rigidi virtuali che nella terminologia classica sono definiti LUN (Logical Unit Number). Una volta che la connessione è avviata, il protocollo iSCSI trasporta i normali comandi SCSI e il sistema di storage in rete viene visto dal server come uno o più dischi interni.

Per poter collegare un Server con Windows 2003 a dei dischi iSCSI configurati su uno storage, Microsoft fornisce il tool Microsoft iSCSI Initiator scaricabile al seguente link

http://www.microsoft.com/en-us/download/details.aspx?id=18986

Una volta scaricato l’eseguibile seguire i seguenti semplici passi per l’installazione.

Lanciare l’eseguibile

iscsiwin2003-01

Attendere il completamento dell’estrazione fino alla schermata successiva

iscsiwin2003-02

Cliccare su Next

iscsiwin2003-03

Selezionare tutte le opzioni e cliccare su Next

iscsiwin2003-04

Accettare la licenza e cliccare su Next

iscsiwin2003-05

Attendere il termine dell’installazione e cliccare su Finish

iscsiwin2003-06

Cliccare su Finish per riavviare il server

A questo punto andare Lanciare il software Microsoft iSCSI Initiator

iscsiwin2003-07

Per aggiungere lo storage andare sul TAB Discovery

iscsiwin2003-08

Cliccare su Add

iscsiwin2003-09

Inserire l’IP dello storage con la relativa porta e cliccare su OK

iscsiwin2003-10

Cliccare sul TAB targets e cliccare su refresh per far apparire i target iscsi dello Storage

iscsiwin2003-11

Se tutto è andato a buon fine dovreste vedere nel TAB Bound Volumes/Devices i dischi presentati dallo Storage

Potete quindi da gestione disco formattare i dischi a vostro piacimento e cominciare a scriverci

Questa guida non prevede l’autenticazione CHAP con lo storage iSCSI.

Se lo storage dovesse richiedere l’autenticazione basterà andare alla prima schermata del Tool Microsoft iSCSI Initiator e cliccando su Secret basterà inserire la password

iscsiwin2003-12

Scritto da Raffaele Chiatto

Sono Raffaele Chiatto, un appassionato di informatica a 360 gradi.
Tutto è iniziato nel 1996, quando ho scoperto il mondo dell'informatica grazie a Windows 95, e da quel momento non ho più smesso di esplorare e imparare.
Ogni giorno mi dedico con curiosità e passione a scoprire le nuove frontiere di questo settore in continua evoluzione.

Related Post

Verificare la compatibilità del PC con Windows 7

Prima di iniziare: Accertarsi di aver collegato e attivato le periferiche USB o altri dispositivi, quali stampanti, dischi rigidi esterni e scanner, utilizzati regolarmente con il PC che si sta controllando Requisiti di sistema Windows 7; Windows Vista; Windows XP...

leggi tutto

Abilitare l’SSH su VmWare ESXi

Di seguito la procedura da seguire: •ALT + F1 •Scrivere anche se non si vede nulla unsupported •Digitare la password di root •Editare il file /etc/inetd.conf e decommentare la riga che inizia per "SSH". Basta utilizzare come editor il vi. •Riavviare l'Host ESX pre...

leggi tutto

Aggiungere rotte statiche su Sistemi Windows

Di seguito la stringa da utilizzare all'interno di una Shell DOS per aggiungere una rotta statica su un PC/Server Microsoft: [crayon-6755a14c83337669119222/]   NOTA: L'ultimo IP inserito all'interno della stringa è il Default Gateway

leggi tutto

2 Commenti

  1. Guida davvero utile. Grazie per l’aiuto!!!

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Virtualizzazione

Linux

Microsoft

Apple

Backup

Database

Security

Automazione